Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/872
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fabla ec. da fabula ec., secondo il costume spagnuolo di scambiare la f nell’h, come in herir per ferir, in hembra per fembra, in hazer o hacer per facer, e mille altre parole (30 marzo 1821).
* L’amor proprio dell’uomo e di qualunque individuo di qualunque specie è un amore di preferenza. Cioè l’individuo, amandosi naturalmente quanto può amarsi, si preferisce dunque agli altri, dunque cerca di soverchiarli in quanto può, dunque effettivamente l’individuo odia l’altro individuo; e l’odio degli altri è una conseguenza necessaria ed immediata dell’amore di se stesso; il quale essendo innato, anche l’odio degli altri viene ad essere innato in ogni vivente. Vedi p. 926, capoverso 1.
Dal che segue, per primo corollario, che dunque nessun vivente è destinato precisamente alla società, il cui scopo non può essere se non il ben comune degl’individui che la compongono: cosa opposta all’amore esclusivo e di preferenza, che ciascuno inseparabilmente