<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/813&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20130712194357</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/813&oldid=-20130712194357
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 813 Giacomo LeopardiZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 200modifica] (Il Franciosini ne riporta solo 16 e tutte cominciate da sc con dietro varie vocali). Ora, dovendo dare alla lingua questo appoggio di una vocale non si è scelta altra che la e. Cosí da sperare gli spagnuoli hanno fatto esperar, i francesi espérer, da species gli spagnuoli especie, i francesi espèce; da spiritus gli spagnuoli espiritu i francesi esprit; da studium gli spagnuoli estudio i francesi estude che poi tolta via la s hanno fatto étude; da scribere gli spagnuoli escribir, gli antichi francesi escrire, da stomachus, estomago, estomac ec. ec. Tanto è vero che dove la lingua ha bisogno di un appoggio o gradisce un appoggio per pronunziare una consonante e riposarla [p. 201modifica]nella vocale, senza che questa sia determinata, la lingua sceglie naturalmente e cade e si riposa nella e; e cosí anche, come si vede per la detta osservazione, quando questa vocale le ha da servire come di gradino alla pronunzia di consonanti. L’Italia quanto alla s impura non è stata piú delicata dei latini e de’ latini [sic].