Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/718

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[p. 148 modifica] credere e dire) perché oggidí colui che si trova in compagnia degli uomini si trova in compagnia del vero (cioè del nulla, e quindi non c’é maggior solitudine); chi lontano dagli uomini, in compagnia del falso. Laonde questo detto, sebbene antico e riferito al sapiente, conviene molto piú a’ nostri secoli e non al sapiente solo, ma alla universalità degli uomini, e massime agli sventurati (4 marzo 1821).


*    L’uomo d’immaginazione di sentimento e di entusiasmo, privo della bellezza del corpo, è verso la natura appresso a poco quello ch’é verso l’amata un amante ardentissimo e sincerissimo, non corrisposto nell’amore. Egli si slancia fervidamente verso la natura, ne sente profondissimamente tutta la forza, tutto [p. 149 modifica]l’incanto, tutte le attrattive, tutta la bellezza, l’ama con ogni trasporto; ma quasi che egli non fosse punto corrisposto, sente ch’egli non è partecipe di questo bello che ama ed ammira, si vede fuor della sfera della bellezza, come l’amante