Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/708

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[p. 143 modifica] formò e determinò la lingua italiana in maniera ch’ella, guadagnando nella coltura e nell’ordine, non perdé nulla affatto nella naturalezza, nella copia, nella varietà, nella forza e neanche nella libertà (quanta è compatibile colla chiarezza e bellezza e colla necessità di essere intesi e quindi convenientemente ordinati nel favellare): insomma, e soprattutto, non mutò in verun conto l’indole e natura sua primitiva, come la cambiò interamente la francese, nella formazione e determinazione fattane dall’Accademia e dal secolo di Luigi XIV (1 marzo 1821).


*    Camillo Porzio, loc. cit., (p. 702) p. 80: In un tratto di ciascuno il sacco, il fuoco e la morte si temeva. Leggi da ciascuno (1 Marzo 1821).


*    Alla p. 703. Che se rimesso in questo senso (di traditum, che in latino viene e metaforicamente e quasi anche propriamente a dire la stessa cosa) paresse strano, questo non avverrà se non a coloro che non conosceranno l’usanza