Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/584

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[p. 75 modifica] alla natura, dove infinite cose erano e potevano non essere, ma la natura aveva provveduto bastantemente, quando avea provveduto che non fossero, e non erano in fatto. Altrimenti come si sarebbe potuta corromper la natura e l’ordine delle cose in quel modo in cui vediamo che ha fatto? Della qual corruzione, tutti, piú o meno, bisogna che convengano. Ma ciò non avrebbe [p. 76 modifica]potuto accadere se tutto quello che era non avesse potuto non essere, né essere, né andare altrimenti. Il qual effetto è lo scopo della ragione e de’ presenti sistemi, sempre diretti a rendere impossibile il contrario, se il sistema appartiene alla pratica, e a dimostrare impossibile il contrario, se il sistema appartiene alla speculativa.

Questa pure è una gran fonte di errori ne’ filosofi, massime moderni, i quali assuefatti all’esattezza e precisione matematica, tanto usuale e di moda oggidí, considerano e misurano la natura con queste norme, credono che il sistema della natura debba corrispondere a questi principii, e non credono naturale quello che non è preciso e matematicamente esatto: quando anzi per lo contrario,