Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/547

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[p. 55 modifica] comune, e non in altro, consiste la ragione della società; cosí questa rinchiude essenzialmente il principio di unità. A segno che società, considerandola bene, importa per sua natura unità, vale a dire unione di molti; la quale unione è imperfetta, se non è perfettamente una, in quello che concerne la sua ragione e il suo scopo: giacché, nel rimanente, dove la società non ha bisogno di unità, l’uomo, sebbene associato, è come fuori della società e conserva le sue qualità naturali, vale a dire la sua libertà, la cura di se stesso e de’ suoi negozi ec. Insomma, nelle altre parti indipendenti dal ben comune la società non sussiste e non è società, sebbene ella sussista nel medesimo tempo in quello che spetta alla sua ragione e destinazione e scopo.

Ma le volontà degl’individui riuniti in corpo, gl’interessi o le opinioni che ciascuno ha sopra i suoi vantaggi e cosí sopra qualunque altra cosa, sono infinite e diversissime. Quindi le forze di ciascuno non possono cospirare ad un solo fine, tra perché non tutti si curano di procurarlo, e perché le opinioni, le volontà ec., quando