[p. 474 modifica] Non sono dunque precisamente innate né le idee né le credenze, ma è innata nell’uomo la disposizione a determinarsi dietro quella tale esperienza, inclinazione ec., a quella tal credenza o giudizio. E in questo senso io nomino le idee innate e l’istinto. E cosí appunto avviene nei bruti, i quali non hanno altre idee innate che in questo senso, e tuttavia, generalmente parlando, tutti gli animali della stessa specie hanno le stesse credenze, cioè si determinano a credere nello stesso modo; e operando giusta tali credenze sono tutti perfetti e felici relativamente alla loro essenza. Tali credenze pertanto sono effettivamente naturali e figlie legittime della natura, sebbene non partono immediatamente dalla sua mano. Ma quod est caussa caussae est etiam caussa caussati. Nello stesso modo che le azioni conformi a dette credenze sono naturali, sebbene eseguite immediatamente dall’individuo, e non dalla natura, sebben libere, e non forzate; come non sono forzate le azioni che derivano da credenze religiose, filosofiche ec., le quali tuttavia, senza esser forzate, si chiamano e sono azioni religiose, filosofiche ec.