Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/4104

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*    Agnomen, cognomen, coi derivati ec. aggiungansi al detto altrove circa il g premesso a varie voci latine, come nosco, agnosco ec. Anche nomen viene da nosco (25 giugno 1824).


*    Il tale diceva che noi, venendo in questa vita, siamo come chi si corica in un letto duro e incomodo, che sentendovisi star male, non vi può star quieto, e però si rivolge cento volte da ogni parte, e procura in vari modi di appianare, ammollire ec. il letto, cercando pur sempre e sperando di avervi a riposare e prender sonno, finché, senz’aver dormito né riposato, vien l’ora di alzarsi. Tale e da simil cagione è la nostra inquietudine nella vita, naturale e giusta scontentezza d’ogni stato, cure, studi ec. di mille generi per accomodarci e mitigare un poco questo letto; speranza di felicità o almen di riposo, e morte che previen l’effetto della speranza (25 giugno 1824).


*    Ἐν τοσούτῳ - intanto, del che altrove. Luciano, Opera, 1687, t. II, p. 48, principio, 51, dopo il mezzo, 64 (25 giugno 1824).


*    Plus le lien général s’étend, plus tous les liens particuliers se relâchent. On paroît tenir à tout le [p. 24 modifica]monde, et l’on ne tient à personne. Ainsi la fausseté s’augmente. Moins on sent, plus il faut paroître sentir. Thomas, loc. cit. qui dietro, p. 448. Questo ch’ei dice dei legami di società sostituiti a quei di famiglia, di ristrette amicizie ec. ben puossi applicare all’amore universale sostituito al patrio, al domestico ec. (27 giugno, domenica, 1824).


*    Callado per tacente, come tacitus da taceo-itum, del