Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/4042
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di farli tali, usando a questo effetto dei mezzi (qualunque) in cose dove l’unico mezzo che convenga si è non usarne alcuno, lasciar far la natura, come, per esempio, nel commercio ch’è piú prospero quanto è piú libero, e men se ne impaccia il governo. Similmente dicasi de’ filosofi ec. Del resto, la vita umana è come il commercio; tanto piú prospera quanto men gli uomini, i filosofi ec. se ne impacciano, men proccurano la sua felicità, lasciano piú far la natura (7 marzo, prima domenica di Quaresima, 1824).
* Altro per nessuno o ridondante. Guicciardini, t. II, ediz. Friburgo, p. 144, lin. penult. (7 marzo, 1a domenica di Quaresima, 1824).
* Εὐθὺς γενόμενος ec. Questa forma è propria del greco, ed usasi eziandio con molti altri avverbi o significanti il medesimo che εὐθὺς, o d’altro significato, come ἅμα, μεταξὺ (i quali ricevono anche il participio presente, secondo la natura del loro significato, ed altri participii, oltre i passati) ec. ed è chiamata, se non erro, propria degli attici (benché si trova anche in autori anteriori, per dir cosí, all’atticismo, come in Anacreonte, od. 33, εὐθὺς τραφέντες, od. 55 εὐθὺς ἰδών ec.) - subito nato, dopo nato, appena nato ec., né à peine (vix natus) ec., despues de nacido ec. Vedi i dizionari francese e spagnuolo e il Forcellini negli avverbi corrispondenti a subito, dopo ec. simul ec. (8 marzo 1824).
* Indigesto per indigeribile o difficile a digerire. - Indigesto per che non ha digerito o che non digerisce (8 marzo 1824).
* Μινύθω-minuo, forse l’uno e l’altro da μινύω, alterato nel greco colla interposizione del θ (cosa usata) conservato purissimo in latino, eziandio ne’ composti: della qual conservazione dell’antichità appo i latini piú che appo i greci, dico diffusamente altrove (8 marzo 1824).