Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/4000
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pujanza in proposito di potens. La qual voce pujanza ha tutt’altra origine, cred’io, né viene, come parrebbe a tutti, da pujar, nel modo che puissance, puissant ec. non ha che far niente con pousser e suoi derivati (24 decembre, Vigilia di Natale, 1823).
* A proposito della ridondanza del pronome altro nell’italiano e nel greco, notata altrove, osservisi che altro presso noi spesso vale semplicemente alcuna cosa, massime nella negazione, onde senz’altro vale sovente senz’alcuna cosa, cioè senza nulla, e altri quando si usa al modo del francese on (e dell’italiano l’uomo, uno, la persona, si ec.) vale alcuno, che pur molte volte si dice ne’ casi stessi. V’ha un luogo nel Petrarca, Canzone Una donna piú bella, stanza 3, verso 12, dove altro, ben considerando il luogo, mi pare (e non credo che niuno fin qui l’abbia inteso) che non significhi se non alcuna cosa, cioè, poiché sta colla negazione virtualmente presa, nulla (24 decembre 1823, Vigilia del Santo Natale).
* Diminutivi positivati. Gomitolo, aggomitolare ec. da glomus o glomer. Vedi la Crusca e il Forcellini col glossario ec. e osserva se glomus ec. vale lo stesso (24 decembre 1823).
* Verbi frequentativi o diminutivi ec. italiani. Penzolare e spenzolare coi derivati. Paiono però fatti da penzolo, e questo da pendulus che non è diminutivo. Rotolare, rotolone ec. (24 decembre 1823). Penzigliare, penzigliante. Vedi il pensiero seguente.
* Alla p. 3995, principio. Coccolone, o coccoloni da coccare; penzolone o penzoloni (vedi il pensiero precedente), rotolone ec. Tutte forme frequentative. E questa forma è usitatissima in cotali avverbi in one o oni propri della nostra lingua, che equivalgono a’ gerundi