<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3943&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20190301130735</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3943&oldid=-20190301130735
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 3943 Giacomo LeopardiXIX secoloZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 316modifica] di averle a combattere e di esserne odiati. E similmente cogli altri uomini, i quali hanno piú caro di averli contrarii che affezionati o indifferenti, e però tuttogiorno, senza passione alcuna, o ben leggera, e sopra menomissime bagattelle, gli stuzzicano e provocano ed offendono o con parole o con fatti, per avere il piacer di combatterli e di stare in guerra. E come ciascuno s’immagina ordinariamente quello che piú desidera, cosí essi ordinariamente si compiacciono in pensare che gli altri vogliano loro male, e in torcere ogni menoma azione e parola altrui verso loro a cattiva intenzione ed ostile, e pigliano occasione da tutto di entrare in lizza con chicchessia, anche coi piú familiari, intrinseci compagni ed amici. Torno a dire che tuttociò è con grandissima semplicità ed anche nobiltà, o certo non doppiezza e non viltà di carattere; senza umor tetro e malinconico (anzi questi tali sono per l’ordinario allegrissimi o tirano all’allegria), senza carattere atrabilare, né quella che si chiama δυσκολία e morositas, carattere acre ec., indole e costume [p. 317modifica]puntiglioso,1 anzi tutte queste cose son proprie degli uomini deboli e sfortunati (e quindi con verità si attribuiscono pariticolarmente a’ vecchi, massime donne), senza incontentabilità, malumore, scontentezza, senza umore soverchiamente collerico ed accensibile. La forza del corpo e dell’età e la prosperità delle circostanze dà a questi tali tanta confidenza in se stessi, che non che cerchino o curino il favor degli altri, sono piú soddisfatti di averli contrari, e godono di riguardar gli altri piuttosto come nemici che come amici o indifferenti, ed anche di averli veramente nemici piú o meno, secondo la qualità delle occasioni
Note
↑Chi sia accorto, facilmente distingue e nella speculazione e nella pratica, e in ciascuna persona e caso particolare e nel generale, il carattere e costume puntiglioso e i fatti puntigliosi dal carattere ec. ch’io qui descrivo (il quale non è neppur lo stesso che quello del Burbero benefico di Goldoni ), che certo in realtà sono cose molto diverse e distinte.