<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3664&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20150925120338</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3664&oldid=-20150925120338
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 3664 Giacomo LeopardiZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 94modifica] o fino agli ultimi anni, non ebbero relazione alcuna coi popoli civili, o niuna per ancora ne hanno; io dico che la navigazione fu scoperta una volta sola, e che di questa scoperta tutti i popoli che navigano ne profittarono, e che da essa derivano non meno le canoe fatte di un sol tronco scavato e mosse con un ramo d’albero per remo, che i bastimenti i piú artifiziati e le barche a vapore. E certo quei popoli non sarebbero, cioè non abiterebbero in quei paesi e non sarebbero disgiunti dagli altri popoli, se prima di divenir tali essi non avessero conosciuta la navigazione, col cui mezzo si allontanarono dagli altri. Dunque s’ei la conobbero prima di separarsi dalla nazione ond’essi derivano, questa nazione la conosceva. Dunque se questa la conosceva, anche quella ond’essa venne. Dunque cosí di mano in mano si giungerà fino a quella nazione, onde tutte [p. 95modifica]provennero, cioè al genere umano ancora indiviso e formante per anche una sola nazione. Cosí discorrasi di tutte quell’altre scoperte ec., ch’essendo maravigliosissime e parendo quasi impossibili, pur si