<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3649&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20151205195625</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3649&oldid=-20151205195625
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 3649 Giacomo LeopardiZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 85modifica] seguirà [p. 86modifica] né sarà necessario ch’essa pianta né si trovi né prosperi, né debba, né pur possa prosperare, né anche allignare, né nascere in tutti i paesi e climi della terra, né in qualsivoglia regione de’ climi ov’ella piú prospera e moltiplica, né in qualsivoglia terreno e parte delle regioni a lei piú proprie e naturali. Cosí discorrasi nel genere o regno minerale, e negli altri qualunque. Che all’uomo in società giovi la moltiplicazione e diffusione della sua specie, o per meglio dire che alla società giovi la moltiplicazione e propagazione della specie umana, e tanto piú quanto è maggiore, questo è altro discorso, questo suppone lo stato di società ch’io combatto, e certo s’inganna assai chi lo nega. Ma che la natura medesima abbia destinato la specie umana a tutti i climi e paesi, e tutti i climi e paesi alla specie umana, questo è ciò che né si può provare e, secondo l’analogia, che sarà sempre un fortissimo, e forse il piú forte argomento di cognizione concesso all’uomo, si dimostra per falsissimo. Niuna pianta, niun vegetale, niun minerale, niuno animale conosciuto si trova in tutti i paesi e climi,