<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3591&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20150925105839</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3591&oldid=-20150925105839
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 3591 Giacomo LeopardiZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 48modifica] veramente doppio, come nell’Iliade, ma non, come in questa, diverso. E perciò appunto, contro quello che a prima vista si potrebbe giudicare, l’uno interesse nuoce all’altro e l’indebolisce; voglio dire perché l’interesse è altro senza esser diverso, cioè concorre nella medesima parte, ch’è la cristiana, ed al medesimo fine, ch’è il buon esito dell’impresa de’ cristiani. Due interessi affatto diversi e lontani l’uno dall’altro possono non pregiudicarsi né indebolirsi l’un l’altro. E cosí accade ne’ due interessi d’Ettore e d’Achille, i quali cadono sopra due contrarie parti, la greca e la troiana, e l’uno nasce dalla sventura, l’altro dalla felicità. Ma due interessi posti strettamente a lato l’uno dell’altro, prodotti ambedue dalla fortuna ec., miranti ambedue [p. 49modifica]ad un medesimo fine, non possono non farsi ombra e non impedirsi scambievolmente. Ed essi non producono il bello effetto del contrasto di passioni nell’animo de’ lettori, e gli altri bellissimi e poetichissimi risultati che nascono ancora dalla lettura dell’Iliade, o nascevano, per lo meno, al tempo e ne’ lettori o uditori per li quali ella fu composta.