Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3433

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[p. 384 modifica] determinatamente se stesso, danari, robba, comodità, speranze ec. Ma ben pochi si trovano che per cagioni anche gravi, anche per vive passioni, per amore ardente ec. si sottopongano o sieno veramente capaci di sottoporsi a un dolore corporale, anche non grande. S’incontra spesso e facilmente, a occhi veggenti e volontariamente, il pericolo della morte, e quegli stessi non son capaci d’incontrar volontariamente e scientemente un dolor corporale certo (15 settembre 1823).


*    Che il timore sia, come ho detto altrove, piú naturale all’uomo della speranza, e che l’uomo inclini piú a questo che a quello, veggasi che qualora gli [p. 385 modifica]uomini ignorano le cagioni degli effetti o naturali o artifiziali, ordinariamente ne temono; e tanto è quasi, per gl’ignoranti massimamente e primitivi e selvaggi e fanciulli, effetto di cagione nascosta, quanto effetto spaventoso. Or quando mai la speranza è cosí temeraria? Di più, se l’ignoranza, superstizione ec. portò anticamente