Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3299
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cadet, victurus cioè qui vivet, e altri tali infiniti. Perché non dunque victus cioè qui vixit, casus cioè qui cecidit, (massime avendovi il verbale casus, us, fatto, come altrove osservo, esser solito, dal participio in us) ec.? quando pur sembra che quei participii in rus o derivino o almeno suppongano i participii rispettivi in us. Quanto a’ verbi attivi, per la stessa ragione, considerando che i lor participii in rus non sono passivi ma attivi, non dovrà fare gran maraviglia, né parere incredibile che anche i loro participii in us avessero, oltre il passivo significato, eziandio l’attivo, come io pretendo.
Celsus, excelsus, praecelsus dubito forte che originariamente non sieno altro che participii in attivo o neutro significato, appartenenti a’ verbi neutri cello, excello, praecello. De’ quali il primo, cioè cello, ch’é inusitato, ma ch’é sufficientemente dimostrato dagli altri due suoi composti e da antecello, vedi il Forcellini in Excello.
Del resto, s’io dico che i continuativi e i frequentativi si facevano da’ participii in us, piuttosto che da’ supini (in um o in u), intendo dell’origine di questa formazione, e de’ suoi