Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3231
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Io di me posso accertare che nel mio primo udir musiche (il che molto tardi incominciai) io trovava affatto sconvenienti, incongrue, dissonanti e discordevoli parecchie delle piú usitate combinazioni successive di tuoni, che ora mi paiono armoniche, e nell’udirle formo il giudizio e percepisco il sentimento della melodia.
Né piú né meno accade nella pittura, scultura, architettura. Senz’alcuna cognizione della teoria, né della pratica immediata dell’arte, a forza di veder dipinti, statue, edifizi, moltissimi si formano un giudizio e una facoltà di gustare e di provar piacere in tal vista e nella considerazione di tali oggetti, la qual facoltà non aveano per l’innanzi, e si acquista appoco appoco per mezzo dell’assuefazione, la quale determina in questi tali (e sono i piú che parlino di belle arti) l’idea delle convenienze pittoriche ec. del bello ec. e quindi anche del brutto ec., col divario che il soggetto della pittura e scultura si è l’imitazione degli oggetti visibili, della quale ognun vede la verità o la falsità, onde le idee del bello e del brutto pittorico e scultorio, in quanto queste arti sono imitative, è già determinata in ciascheduno prima dell’assuefazione Non cosí nell’architettura e nella musica, meno imitative, e questa imitativa di cose non visibili ec. Cosí discorrasi in ordine alla poesia ed al gusto e giudizio che l’uomo se ne forma e n’acquista ec.
Nel detto modo si formano i mezzi intendenti, piú o meno capaci di giudicare e quindi di provar diletto nelle composizioni musicali, cioè che piú o meno hanno udito e riflettuto in questo genere e postovi attenzione. I quali mezzi-intendenti costituiscono la massima parte di quelli che parlano di musica e di quel pubblico che dà espressamente il suo voto circa le composizioni musicali che compariscono, giacché i periti veramente della scienza musica e conoscitori di essa per elementi e regole sono ben pochi rispetto al pubblico.
Or dunque molte che si chiamano melodie popolari hanno il loro fondamento nell’assuefazione de’ mezzi-intendenti, o del popolo in quanto