<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3186&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20161208071234</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3186&oldid=-20161208071234
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 3186 Giacomo LeopardiZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 232modifica] né gradita nella società, perch’egli conserva la natura, al contrario di quelle persone che ho detto essere apprezzate nel mondo. [p. 233modifica]Del secondo genere1 sono coloro in cui la natura straordinariamente forte, e piú potente che nel comune degli uomini, ha superato e respinto l’arte, e non le ha lasciato luogo da situarsi, non per istrettezza e cortezza d’essa natura, ma perch’ella, sebbene amplissima ed estesissima, tutto il luogo essa medesima irremovibilmente occupò. Ciò sono le persone di carattere originale, straordinariamente vigoroso, costante, fermo, i quali rigettano le abitudini contrarie alla loro gagliarda natura e al detto carattere, di qualunque genere ei sia; e non soffrono di piegarsi e adattarsi agli altrui costumi, di seguire le altrui inclinazioni, di cangiare o di modificare o di nascondere e mascherare o finalmente di smentire se stessi; non ammettono né modi, né usanze, né gusti, né occupazioni, né istituti di vita, né parole, né fatti se non conformi esattamente alla loro primitiva natura ed indole, e da essa richiesti, cagionati, mossi, suggeriti. Questi sono
Note
↑Può vedersi la p. 3491-4 circa la timidità che è propria di questo secondo genere e che affatto impedisce di essere stimato nella società, distrugge qualunque stima si potesse esser conceputa di un individuo prima di conoscerlo ec. Ella è sovente comune anche al primo genere, ma solo con quelli di cui hanno soggezione, laddove nel secondo con tutti, perché questi tali hanno soggezione di se stessi. Ella è affatto esclusa dal genere intermedio, e questo è il solo che ne sia sempre esente e al tutto sicuro.