[p. 205 modifica] all’ultimo la vittoria della parte avventurosa, benché sempre desiderata e allora applaudita dal lettore, fosse nel tempo medesimo cordialmente da lui pianta e lagrimata, destandosi cosí nel suo animo, sí pel corso del poema, sí massimamente nel fine, e durando in esso dopo la lettura quel vivo contrasto di passioni e di sentimenti, quella mescolanza di dolore e di gioia e d’altri similmente contrarii affetti che dà sommo risalto agli uni e agli altri, e ne moltiplica le forze, e cagiona nell’animo de’ lettori una tempesta, un impeto, un quasi gorgogliamento di passioni che lascia durevoli vestigi di se, e in cui principalmente consiste il diletto che si riceve dalla poesia, la quale ci dee sommamente muovere e agitare e non già lasciar l’animo nostro in riposo e in calma. Questi mirabili effetti li produsse divinamente la Iliade, costringendo gli uditori greci a piangere sulla morte e sui funerali di Ettore ucciso dalle armi de’ loro