<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3059&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20161007100956</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3059&oldid=-20161007100956
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 3059 Giacomo LeopardiZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 160modifica] presto o piú tardi, naturalmente e senza esterna cagione immediata, voglio dire o per vizio [p. 161modifica]ingenito sviluppatosi in séguito, o per malattia qualunque naturalmente sopravvenuta; sommando, dico, e raccogliendo tutti questi individui insieme, si vedrà a colpo d’occhio e senza molta riflessione che il loro numero nel solo genere umano, anzi nella sola parte civile di esso, avanza di gran lunga non solamente quello che trovasi in qualsivoglia altro intero genere d’animali, non solamente eziandio quello che veggiamo in ciascheduna specie degli animali domestici, che pur sono corrotti e mutati dalla naturale condizione e vita e da noi in mille guise travagliati e malmenati, ma tutto insieme il numero degl’individui difettosi e mostruosi che noi veggiamo in tutte le specie di animali che ci si offrono giornalmente alla vista prese e considerate insieme. La qual verità è cosí manifesta, che niuno, io credo, purché vi pensi un solo momento e raccolga le sue reminiscenze, la potrà contrastare. Simile differenza si troverà in questo particolare fra le nazioni civili e le selvagge, e proporzionatamente fra le piú civili e le meno, secondo un’esatta scala, come tra’ francesi, italiani tedeschi, spagnuoli ec.