Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2971

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[p. 107 modifica] Ma questo maggiore è accidentale, e propriamente non appartiene alla bellezza, ma a quel soggetto [p. 108 modifica]in cui ella si considera. Perocché la forma giovanile a cui essa bellezza appartiene è, per rispetto alla natura dell’uomo, e non per rispetto al bello, piú perfetta della senile. E quindi, a parlare esattamente, nasce che la bellezza giovanile dell’uomo non sia bellezza maggiore della senile, ma appartenente ad una forma che è la piú perfetta di cui l’uomo sia capace, cioè alla giovanile. Onde la perfezione e la maggior perfezione non è qui propria della bellezza, ma del soggetto a cui ella appartiene accidentalmente, cioè della forma giovanile dell’uomo. E però la forma giovanile non può per se entrare nella composizione di quel che si chiama bello ideale; giacché essa forma può ben essere il soggetto del bello (siccome può anche non essere, e spessissimo non è), ma non è già esso bello, e la bellezza non gli appartiene che accidentalmente ed è del tutto