[p. 104 modifica] la quale può ben essere universale in una specie, ed anche in tutte le specie, perché può esser naturale e innata. Le idee son quelle che non possono essere innate. E il piacere che reca la vista della gioventú è una sensazione pura, non un’idea, né deriva da un’idea. Che ha dunque che fare col bello ideale? Questo non può essere che un’idea. Il caldo, il freddo, l’amaro, il dolce, che niuno chiama belli né brutti, appartengono alla categoria della gioventú. L’effetto ch’essi producono nell’uomo o nell’animale, in quanto esso effetto è attualmente piacevole o dispiacevole, non è idea ma sensazione. Dunque non è né bello né brutto. Cosí né piú né manco l’effetto che produce nell’uomo o nell’animale la vista della gioventú. Il cieco nato, adunque, che vede per la prima volta una persona giovane e trova la gioventú piacevole a vedere, non prova l’effetto di niuna bellezza, ma di una qualità che la natura ha fatto esser piacevole a vedere