Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2958
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le parole senza avere idee chiare e distinte alle quali applicarle, questa medesima meraviglia ha luogo in proposito dell’alfabeto. Potendosi appena concepire come questo abbia potuto preceder le idee chiare e distinte de’ suoni elementari, o come tali idee abbiano potuto essere innanzi alla cognizione de’ segni che li figurano. Onde si può applicare all’alfabeto quel detto di Rousseau il quale
confessava che nella considerazion della lingua e nello investigare e spiegare l’invenzione della medesima, trovavasi in grandissimo imbarazzo, perché non sembra possibile una lingua formata innanzi a una società perfetta, né una società quasi perfetta innanzi all’uso d’una lingua già formata e matura.
Anzi, a rispetto dell’alfabeto, cresce sotto un certo riguardo la meraviglia. Perché idee chiare e distinte d’oggetti sensibili e sensibilmente distinti gli uni dagli altri si poterono avere anche senza l’uso delle parole, e trovate le parole a significar questi oggetti si poté col mezzo delle similitudini e delle metafore (principale
Note