Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2863

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[p. 41 modifica] commercio non avesse avuto luogo, quella confidenza sarebbe stata perpetua, com’ella non è mai cessata fino a quell’ora. Che vuol dir ciò, se non che nei caratteri degli uomini novantanove parti son opera delle circostanze? e per diversissimi ch’essi appariscano, come spesso accade anche tra fratelli, in questa diversità non è opera della natura, se non una parte cosí menoma che saria stata impercettibile? È quasi impossibile il caso che tutte le minute circostanze e avvenimenti che incontrano all’un de’ fratelli nell’uso della società, incontrino all’altro, o sieno uguali a quelle che incontrano all’altro, ancorché postogli da vicino. Questa diversità diversifica due caratteri che parevano affatto, ed erano, quasi affatto, compagni, e com’ella è inevitabile, cosí la diversificazione di questi caratteri nella società non può mancare. E ho detto le minute circostanze, contentandomi [p. 42 modifica]contentandomidi queste, perché anche la somma di cose minutissime basta a produrre grandissimi e visibilissimi effetti sull’indole degli uomini, massime allora ch’eglino sono principianti nel mondo, e che in essi la capacità delle abitudini e delle opinioni, ossia la formabilità dell’indole, è ancor