[p. 383 modifica] non altro, nella Corte di Bisanzio finché questa durò. E fino a questo medesimo termine durò ancora la lingua greca illustre, in maniera che gli scrittori greci di questi ultimi tempi, come Teofilatto e quei della Storia Bizantina, sono per la piú parte intelligibili e piani senz’altro particolare studio, a tutti quelli che intendono Omero ed Erodoto. Di modo che la lingua greca illustre durò sempre una e sempre quella, per ventitré secoli, cioè da Omero fino all’ultimo imperatore greco. Durata maravigliosa: ma tale altresí fu quella della greca civiltà. Perché la Grecia per niuna circostanza di tempi non divenne mai interamente barbara finché non fu tutta suddita de’ turchi; né mai per tutto l’intervallo de’ secoli antecedenti fu priva di letteratura, neanche ne’ peggiori secoli, come si può vedere, considerando anche solamente la Biblioteca di Fozio scritta nel nono secolo, e le varie opere di Tzetze