Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2588
Questo testo è stato riletto e controllato. |
◄ | 2587 | 2589 | ► |
* A un giovane il quale, essendo innamorato degli studi, diceva che della maniera di vivere e della scienza pratica degli uomini se n’imparano cento carte il giorno, rispose N. N.: Ma il libro (ma gli è un libro) è da quindici o venti milioni di carte (30 luglio 1822).
* Da coquere diciamo cocere (che per piú gentilezza e per proprietà italiana si scrive cuocere) mutato il qu radicale in c parimente radicale. Che questa lettera fosse radicale anche ab antico si può raccogliere dalla voce praecox (cioè praecocs) praecocis, la quale (spogliata della preposizione prae) forse contiene la radice di coquere. E molte altre pronunzie volgari di voci derivate dal latino si potrebbono forse dimostrare antichissime con simili osservazioni delle loro radici (o già note, o scopribili), delle voci loro affini ec. (30 luglio 1822). Vedi Forcellini Coquo, Praecox ec. e il glossario.
* Da quello che altrove ho detto de’ numeri ec. si deduce che gli animali, non avendo lingua, non sono capaci di concepir quantità determinata ec. se non menoma, e ciò non per difetto di ragione e insufficienza e scarsezza d’intendimento, ma per la detta necessarissima causa (30 luglio 1822). Onde l’idea della quantità determinata, benché cosa materialissima, è