Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2485

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[p. 268 modifica] a conversare, a trattar negozi ec., rispetto alle città di provincia ec. (19 giugno 1822).


*    Alla p. 2402. Qualunque inferiorità o svantaggio abbia un uomo o rispetto agli altri o rispetto a qualcuno in particolare, l’unico rimedio è dissimularlo arditamente, costantemente e ostinatamente. E questo è ancora l’unico mezzo, se lo svantaggio e il male è compassionevole, e se pur si trova in alcuno la compassione, d’esserne compatito. Chi lo confessa per qualunque cagione, o perché creda non poterlo dissimulare (ch’é falso, ancor che sia visibile o notissimo o in qualunque guisa manifesto), o per altro, e con ciò crede di guadagnar compassione e pensa che, negandolo o procurando di nasconderlo e [p. 269 modifica]mostrando di non avvedersene, gli altri lo debbano maggiormente disprezzare e deridere e non compatire, s’inganna a partito, che anzi questo è il modo sicuro d’esserne disprezzato e deriso. L’uomo non lascia per qualunque cagione di profittare del vantaggio ch’egli ha sopra gli altri