Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2482

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[p. 266 modifica] un primo delitto. [p. 267 modifica]Ho anche ragionato del danno involontariamente recato dal cristianesimo e dallo stabilimento e perfezionamento della morale, stante che gli uomini, sempre inevitabilmente cattivi, operando oggi piú chiaramente e decisamente contro coscienza, sono peggiori degli antichi e, calpestando il timore che hanno de’ gastighi dell’altra vita, ne divengono piú feroci e piú terribili nel malfare, come persone condannate e disperate ec. Aggiungo che l’uomo, il quale per la prima volta s’é risoluto a commettere un delitto, ha dovuto con gran fatica e pena trionfare della propria coscienza e delle proprie abitudini: e si trova allora nell’atto di aver riportato questo trionfo. Il che è cagione di una gran ferocia, simile a quella che dicono del leone o d’altra tal bestia salvatica, che va in furore ed è piú che mai terribile appena ch’ell’ha gustato o veduto il sangue d’altro animale. Perocché l’uomo in quel punto è come sparso e macchiato di sangue, cioè omicida