[p. 259 modifica] Giacché l’idea primitiva significata propriamente da quei vocaboli traslati è mangiata a lungo andare dal significato metaforico, il quale solo rimane, come ho pur detto, loc. cit. E ciò quando anche la stessa parola non abbia perduto affatto, anzi punto, il suo significato proprio, ma lo conservi e lo porti a suo tempo. Per esempio, accendere ha tuttavia la forza sua propria. Ma s’io dico accender l’animo, l’ira ec., che sono metafore, l’idea che risvegliano è una, cioè la metaforica, perché il lungo uso ha fatto che in queste tali metafore non si senta piú il significato proprio di accendere, ma solo il traslato. E cosí queste tali voci vengono ad aver piú significazioni quasi al tutto separate l’una dall’altra, quasi affatto semplici e che tutte si possono omai chiamare ugualmente proprie. Il che non può accadere nelle metafore nuove, nelle quali la moltiplicità delle idee resta, e si sente tutto il diletto della metafora: massime s’ell’é ardita, cioè se non è presa sí da vicino che le idee, benché diverse,