Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2325

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[p. 170 modifica] duramente periculitari), donde periculitari né piú né meno come da minatus di minari, minitari. Che è? questo periculor è un sogno? 1o, Perché dunque da periculum o periclum s’ha da far di prima mano periclitor e non periclor o periculor, secondo tutte le regole? 2o, Eccovi periculor presso Festo in Catone, che disse Periculatus sum (Forcellini in Periculatus). Ed eccovi appunto questo antichissimo verbo dimenticato nella letteratura latina, vivo e verde ne’ volgari dal volgar latino derivati. Pericolare diciamo noi (e non periclitare, come potevamo ben dire1, ma non può esser oggi parola se non poetica e forse forse): peligrar gli spagnuoli, ed è lo stesso, perché in ispagnuolo periculum s’é fatto peligro. Sempre, ὃ οὐ διαλείπω λέγων, i nostri volgari si trovano piú simili all’antichissimo che all’aureo latino. Vedi il Dufresne in periculare (4 gennaio 1822).


*    Volgus, volpes dicevano gli antichi latini ec. ec. e cento mila altre voci similmente, adoperando l’o in [p. 171 modifica]cambio dell’u (vedi il Forcellini

  1. Abbiamo però anche periclitare. Vedi la Crusca.