Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2227

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[p. 116 modifica] nella Cistellaria (sebbene il Forcellini né l’Appendice non ne hanno nulla) e pactus (non so se i o us) di bassa latinità. E nota pertanto in questo moderno pattuire un chiaro vestigio, anzi un derivato dell’antico pactus us, manifesto nel luogo di Plauto (però vedilo) e obbliato poi dagli scrittori e dagli stessi vocabolaristi. Giacché il Forcellini non la mette neppure fra quelle de’ lessici antichi da lui scartate (5 dicembre 1821). Il [p. 117 modifica]nostro eccettuare (vedi nel glossario exceptuare) io credo che venga da un ignoto exceptus us sostantivo, come captus us dal semplice capio, da cui viene excipio, onde exceptare (glossario), excepter francese ed exceptuare, vedi i dizionari spagnoli). Cosí conceptus us, deceptus us, receptus us, inceptus us, ec.


*    Coloro che tengono la lingua italiana come morta, vietandogli l’uso attuale e continuato e inalienabile delle sue facoltà, fanno cosa piú assurda de’ nostri libertini e piú dannosa. Gli uni e gli altri tengono la vera lingua italiana per morta; ma questi con buona conseguenza ne deducono che dobbiamo servirci di un’altra viva, cioè di quella barbara che ci pongono avanti e che adoprano; quelli (cosa stolta)