Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2220

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[p. 112 modifica] provveduto, ha medicato [p. 113 modifica]tutti i nostri mali possibili, anche i piú crudeli ed estremi, anche la morte (di cui vedi i miei pensieri relativi), a tutti ha misto del bene, anzi ne l’ha fatto risultare, l’ha congiunto all’essenza loro; a tutti i mali, dico, fuorché alla noia. Perché questa è la passione la piú contraria e lontana alla natura, quella a cui non aveva non solo destinato l’uomo, ma neppur sospettato né preveduto che vi potesse cadere, e destinatolo e incamminatolo dirittamente a tutt’altro possibile che a questa. Tutti i nostri mali infatti possono forse trovare i loro analoghi negli animali, fuorché la noia. Tanto ell’é stata proscritta dalla natura ed ignota a lei. Come no infatti? la morte nella vita? la morte sensibile, il nulla nell’esistenza? e il sentimento di esso e della nullità di ciò che è e di quegli stesso che la concepisce e sente e in cui sussiste? e morte e nulla vero, perché le morti e distruzioni corporali non sono altro che trasformazioni di sostanze e di qualità e il fine di esse non è la morte,