<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/2205&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20150904134034</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/2205&oldid=-20150904134034
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 2205 Giacomo LeopardiZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 105modifica] in questo individuo che in quello. Se non quanto può esser maggiore o minore l’amor proprio, non cosí che l’individuo non si ami sempre quanto piú può, ma riguardo all’intensità, ed a quella forza maggiore o minore di passione e di sentimento, che la natura ha dato ai diversi individui e specie di animali, e che l’assuefazione ha conservato, o cresciuto o scemato. Sotto questo aspetto l’amor proprio, il grado, la forza, la massa di esso può esser maggiore o minore secondo gl’individui e specie e quindi anche l’odio verso altrui. Può anche esser maggiore o minore nello stesso individuo secondo le diverse età, assuefazioni successive, [p. 106modifica]circostanze accidentali, giornaliere, momentanee, tanto fisiche che morali. Può parimente esser maggiore o minore in una medesima specie generalmente, nelle diverse sue epoche fisiche e morali, circostanze, ec.