Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2162

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[p. 84 modifica] effetti, e piú veramente poetici, piú eloquenti ec. (24 novembre 1821).


*    Si vedono e si osservano tuttogiorno uomini di goffissimo e tardissimo ingegno, incapaci non solo di eseguire ec. ma d’intendere ogni altra cosa, essere sottilissimi, penetrantissimi, prontissimi ad intendere, abilissimi nelle cose di loro professione e mestiere, e in queste vincere i piú grandi talenti, anche quelli che nelle medesime cose sono abbastanza esercitati e periti. Che vuol dir ciò? quel misero ingegno pare assolutamente un altro nelle cose del suo mestiere, quantunque non comprenda nulla, non solo del resto, ma neanche di cose appartenenti alla stessa sfera della sua professione, nelle quali egli non sia esercitato. Ma dove egli è abituato intende alla prima perfettamente, ed eseguisce ec. tutto l’occorrente, ancorché si tratti