Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2125

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[p. 64 modifica] e morta (giacché la letteratura toscana è morta) e quelli che seguono a considerar Firenze per arbitra della lingua italiana, e questa chiamano ancora ostinatamente toscana, sono e non possono essere che quegli stessi i quali considerano

Note

[p. 65 modifica]e vogliono che la lingua italiana si consideri e s’adoperi come morta.

La letteratura antica, per grande ch’ella sia, non basta alla lingua moderna. La lingua, massime dove non è società, è sempre formata e determinata dalla letteratura: dico sempre, cioè successivamente e in ciascun tempo: onde la lingua presente, essendo moderna, dev’essere determinata non dalla letteratura antica, cioè da quella che la determinò, ma da una che attualmente la determini, cioè da una letteratura moderna. E quindi le province e città d’Italia che oggi piú delle altre fioriscono in letteratura hanno assai piú diritto