Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2123
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Di piú tale influenza, qualunque sia o sia stata, non può essere che temporanea, dipendente dalle circostanze e soggetta a scemare, crescere, svanire, mutar di posto insieme con esse. Tale influenza non derivando dall’essere di capitale, né dall’influenza politica, non può derivare se non da quella influenza sociale che è data da una maggioranza di coltura e letteratura e che si esercita mediante queste. Firenze e la Toscana ebbero infatti questa maggioranza dal trecento al cinquecento (sebbene nel cinquecento non tanta e però la loro influenza sulla lingua fu allora effettivamente minore). Oggi tanto è lungi che l’abbiano, che, lasciando la lingua, dove i toscani sono piú ignoranti che qualunque altro italiano (come furono in parte anche nel cinquecento), secondo che apparisce da tuttociò che si stampa in quel paese (intendo la lingua scritta), Firenze in letteratura sottostà a tutte le altre metropoli e città