Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2117

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[p. 60 modifica] che sono in istato naturale da quelle che piú non vi sono; hanno creduto mille volte, e credono tuttogiorno, la ragione natura, gli effetti di quella effetti di questa, essenza l’accidente, necessario il casuale, naturale ciò che la natura con mille ostacoli aveva impedito ec. ec. ec. Quindi non è maraviglia se caddero e cadono in quell’assurdissimo scambio che ho detto e se non possono conciliare le qualità naturali dell’uomo con se stesse (mentre fra queste pongono le artifiziali e le affatto contrarie alla natura e ne scartano le naturalissime), né possono combinare le parti del sistema umano, né conciliare la natura umana col sistema generale della natura e colle altre singole parti di esso (18 novembre 1821). [p. 61 modifica]


*    Alla p. 1109, margine-principio. Da secutus noi dovevamo far seguitare, e non secutare, perché in seguire che viene indubitatamente da sequi, noi facciamo nel participio non secuto ma seguito, che altrettanto indubitatamente