Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2115
Questo testo è stato riletto e controllato. |
◄ | 2114 | 2116 | ► |
i padri e, prima anche del cristianesimo, i filosofi gentili, s’erano ben accorti di una contraddizione fra le qualità dell’animo umano, di una lotta e nemicizia evidente fra la ragione e la natura, di un impedimento essenziale ed ingenito nell’uomo (qual era divenuto) alla felicità e, per conseguenza, di una degenerazione e corruzione dell’uomo, conosciuta e predicata anche nelle antichissime mitologie.
Tutte queste autorità favoriscono dunque il mio sistema, colla differenza che laddove coloro credevano corrotta e corruttrice la natura io credo la ragione; laddove essi l’uomo, io gli uomini; laddove essi credevano sostanzialmente imperfetta, cioè composta di elementi contraddittorii, l’opera di Dio, io credo tale l’opera dell’uomo; e a causa della sola opera dell’uomo credo non sostanzialmente, ma solo accidentalmente imperfetta l’opera di Dio, e composta non di elementi contraddittorii ma di qualità acquisite ripugnanti