Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2059

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[p. 31 modifica] medesima, quella circoscrizione, quella limitazione, quella servitú che dà allo spirito e a tutte le altre parti della società e che né queste né quelle sicuramente avrebbero mai avute, senza la somma influenza di una vasta capitale sull’intera nazione. Vedi p. 2120.

In Roma il frequente e giornaliero uso pubblico, e perciò cólto, della lingua latina o romana, nel Senato, nelle concioni, nelle cose forensi, e la infinita e vivissima e strettissima società ch’esisteva in quella città, massime pubblica, ma, specialmente negli ultimi tempi della repubblica, anche privata, doveva necessariamente esercitare, ed esercitava un’estrema e decisissima influenza sulla lingua, e sulla letteratura. Ora, dovunque la società e la lingua parlata esercita una forte e irresistibile influenza sulla lingua scritta e sulla letteratura, come accade in Francia, quivi l’una e l’altra indispensabilmente acquistano un carattere di stretta uniformità