Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2036

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[p. 19 modifica] della passione e di ciò ch’é di mezzo fra l’azione e la passione, come il cadere, l’essere, lo stare e tutto ciò ch’é il soggetto de’ verbi neutri.

La ragione grammaticale che ho resa della formazione de’ verbi continuativi è applicabile ancora, per la loro parte, ai frequentativi. L’uno e l’altro genere di verbi io amo dunque, per le dette ragioni, chiamarli piuttosto formati da’ participii passati de’ verbi positivi che da’ loro supini, come sogliono fare ordinariamente (non però sempre) i grammatici. E quanto ai participii in us dei verbi neutri ne ho parlato altrove. [p. 20 modifica]Queste osservazioni ancora ci possono accrescer l’idea della grande sagacità e sottigliezza della lingua latina, che è pur delle piú antiche. E notate che tutte queste sottigliezze in proposito dei continuativi, frequentativi ec. non si debbono mica allo studio e all’arte profonda di coloro che, applicando essa lingua alla letteratura ec., le diedero forma intera, stabile e perfetta; ma anzi, oltre che precedettero di molto quest’epoca, elle sono assai piú notabili e piú visibili e piú fedelmente osservate dagli scrittori latini piú antichi, come ho detto in molti luoghi; e quanto piú antichi saranno i monumenti