[p. 16 modifica] della giustizia, dell’esistenza ec. per ciò che spetta agli altri individui o alle altre cose esistenti; insomma la conservazione di tutta la natura e di tutte le sue leggi, anche dove o quando punto non ci appartengono, par che sia incaricata a ciascun individuo. Da questo nasce l’ira che noi proviamo nell’udire un misfatto, per esempio, un omicidio di persona a noi affatto ignota e posta fuori d’ogni nostra minima relazione, partito ec. e quando anche l’omicida si trovi nello stesso caso. Noi, e tanto piú quanto la nostra immaginazione è piú viva e il nostro sentimento piú caldo e quanto meno siamo corrotti e snaturati dalla fredda ragione, proviamo subito un vivo senso di odio verso il delinquente, un desiderio di vendetta, quasi che l’offesa fosse fatta a noi, un vivo piacere se intendiamo che è caduto nelle mani della