<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/1905&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20141127145843</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/1905&oldid=-20141127145843
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 1905 Giacomo LeopardiZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 433modifica] possa avere anche altre cagioni, deriva pur notabilmente da questa, che la fisonomia de’ fanciulli ha sempre poca significazione per chi l’osserva, 1o, perché la significazione della fisonomia nasce in gran parte dalle assuefazioni, cioè dal carattere, dalle passioni ec. ec. che l’individuo acquista a poco a poco, e che mettono in azione e danno rappresentanza alla fisonomia. Il carattere de’ fanciulli essendo ancora formabile, la [p. 434modifica]significazione della loro fisonomia è anch’essa da formarsi e la corrispondenza fra l’interno e l’esterno è minore o meno determinata, in quanto l’uno e l’altro aspettano la forma che riceveranno dalle circostanze, e sono ancora quasi pasta molle e da lavoro; 2o, perché quando anche le fisonomie de’ fanciulli sieno quanto all’apparente conformazione significantissime, lo spettatore non applica a questo segno veruna