[p. 430 modifica] Ond’ella è e potrà sempre essere adattata cosí all’antico come al moderno, cioè al bello come al vero e alla natura come alla ragione, perocché questa è compresa nella natura, ma non già viceversa. E potrà anche unire insieme le due qualità del bello e del vero in un medesimo stile. Come appunto la lingua greca, vera figlia della natura e del bello, fu tanto atta alla filosofia, quanto forse nessuna delle moderne, le quali a lei tuttora ricorrono ne’ loro bisogni filosofici ec.; la lingua greca si conservò per tanti secoli e tante vicissitudini di cose incorrotta; la lingua greca si può con certezza presumere che se oggi vivesse, oggi, conservando il suo stesso primitivo carattere, sarebbe capacissima e forse piú d’ogni altra anche moderna, di tutte le cose moderne, siccome ne può far fede il vedere quante di queste non si sappiano denominare se non ricorrendo a essa lingua; la lingua greca si adatterebbe