<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/1874&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20141127144550</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/1874&oldid=-20141127144550
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 1874 Giacomo LeopardiZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 416modifica] di stuonazione. Altre armonie e melodie che non inchiudono quest’apparenza, o non molto viva, e contuttociò si considerano come nuove, non sono nuove, se non in quanto ad una non usitata combinazione delle diverse parti di quelle convenienze musicali che l’assuefazione generale o particolare ci fa riguardar come convenienze. E queste combinazioni quanto meno si accostano a quello che di sopra ho spiegato per popolare, tanto piú piacciono agl’intendenti e meno al popolo, e tanto meno hanno di significazione, parlando però in genere. Di questa natura è una grandissima parte delle giornaliere novità in fatto di musica e delle nuove composizioni musicali. [p. 417modifica]Similmente osservate che, se tu ascolti, come spessissimo accade, un pezzo, per esempio, di un’aria che tu già conosci ed il seguito di questo pezzo è diverso da quello che tu pur conosci, tu provi subito un senso di discordanza, perché questa diversità si oppone alla tua assuefazion particolare; ma sospendi il tuo giudizio e ben tosto lo determini