[p. 354 modifica] facoltà umane ec. ec. ec. non sono altro che assuefazione, è dimostrato che la natura dell’animo umano, come quella del corpo, è la stessa che quella dell’animo dei bruti. Solamente varia nella specie ovvero nel grado delle qualità, come pur variano in questo i diversi animi delle diverse specie di bruti. Il bruto è piú tenace e servo dell’assuefazione. Ciò viene appunto da minore assuefabilità della nostra, perché questa, quanto è maggiore per natura e resa maggiore per esercizio, tanto piú rende facile il cangiare, deporre, variare, modificare assuefazione, come ho spiegato altrove. Gli animali sono tanto piú servi dell’assuefazione, quanto meno sono assuefabili proporzionatamente alla natura diversa delle specie e degl’individui; vale a dire quanto minor talento hanno, cioè disposizione ad assuefarsi. Vedi p. 1770, capoverso 2. Quindi il mulo, difficilissimo ad assuefarsi, è tenacissimo dell’assuefazione e suo schiavo. Egli è un animale stupido. Gli animali stupidi sono servi dell’assuefazione piú de’ vivaci ec. ec. Paragonate su queste teorie l’asino al cavallo, la pecora