Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1753

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[p. 349 modifica] le dritte?) che non si persuadono co’ piú palpabili raziocinii; che sono quasi affatto esenti dalla forza della ragione e del senso comune e indipendenti dagli stessi fondamentali principii del ragionamento; che all’improvviso ti scappano d’un fianco con una conclusione tutta contraria alle premesse, non già per ostinazione, ma per intima persuasione e per dettame del loro raziocinio, e perché il loro senso, la loro facoltà di ragione è fatta cosí (20 settembre 1821).


     Alla p. 1743, margine. Infatti è cosa giornalmente osservabile e osservata, che l’uomo di vero talento, applicato a cose per lui nuovissime, aliene ancora dalle sue inclinazioni, occupazioni ordinarie, assuefazioni ec., riesce sempre meglio degli altri; capisce i discorsi appartenenti alle professioni, discipline, cognizioni ec. le piú lontane dalla sua; entra in tutti i raziocinii ben fatti; si capacita senza molta fatica di qualunque affermazione o negazione vera, sufficientemente spiegata, di qualunque probabilità o parere opportuno; discuopre facilmente le convenienze,