Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1726
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* L’assuefazione ed esercitazione del corpo, indipendente dallo spirito, va come quella o del puro spirito o in certo modo composta e dipendente in parte da lui. Anch’essa si divide in generale e particolare. L’esercitazione generale del corpo rende capaci o meglio disposti alle facoltà particolari. Il corpo si rende capace di agire, di soffrire ec. a forza di fare, di agire, di soffrire. Prima di ciò egli non ne ha che la disposizione. Una nuova sofferenza riesce piú o meno facile, secondo che il corpo è generalmente abituato a soffrire. Cosí un nuovo genere di azione. Vi sono poi le assuefazioni particolari a questa o quella sofferenza, azione ec., che, nel mentre che contribuiscono all’assuefazione generale ed a facilitare le altre sofferenze ed azioni, rendono però particolarmente facile quella tale ch’é il loro soggetto. Per acquistare simili assuefazioni e facoltà corporee, la forza ec., sí generali che particolari, altri hanno bisogno di piú, altri di meno esercizio, secondo la diversa disposizione naturale o accidentale degl’individui; altri possono arrivare piú, altri meno avanti; altri acquistare piú, altri meno facoltà, ed altri queste, altri quelle ec. ec.