[p. 296 modifica] o minor delicatezza e suscettibilità di organi, cioè facilità di essere in diversi modi affetta, capacità e adattabilità, o a tutti o a qualche determinato genere di apprensioni, di assuefazioni, concezioni, attenzioni. Questa non è propriamente facoltà, ma semplice disposizione. Nella mente nostra non esiste originariamente nessuna facoltà, neppur quella di ricordarsi. Bensí ell’é disposta in maniera che le acquista, alcune piú presto, alcune piú tardi, mediante l’esercizio: ed in alcuni ne acquista (gli altri dicono sviluppa) piú, in altri meno; in alcuni meglio, in altri imperfettamente; in alcuni piú, in altri meno facilmente; in alcuni cosí, in altri cosí modificate, secondo le circostanze che diversificano quasi i generi di una stessa facoltà. Come una persona di corporatura sveltissima ed agilissima è dispostissima al ballo. Non però ha la facoltà del ballo se non l’impara, ma solo una disposizione a poterlo facilmente e perfettamente imparare ed eseguire. Cosí dico di tutte le altre facoltà ed abilità materiali. Nelle quali ancora, oltre la disposizione