Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1618

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[p. 268 modifica] alcuna possibile, da che non è innata, né indipendente dalle cose quali elle sono e dall’esistenza (3 settembre 1821).


*   La distruzione delle idee innate distrugge altresí l’idea della perfettibilità dell’uomo. Pare tutto l’opposto, perché se tutte le sue idee sono acquisite, dunque egli è meno debitore e dipendente della natura, e quindi si può e deve perfezionar da se. Ma anche le idee degli animali sono acquisite, né essi sono perfettibili. Distrutta colle idee innate l’idea della perfezione assoluta, e sostituitale la relativa, cioè quello stato ch’é perfettamente conforme alla natura di ciascun genere di esseri, si viene a rinunziare alle pazze idee d’incremento, di perfezione, di acquisto di nuove buone qualità (che non sono piú buone per se stesse come si credevano), di perfezionamento modellato sopra le false idee del bene e del male assoluto ed assolutamente maggiore o minore; e si conclude che l’uomo è perfetto qual egli è in natura, appena le sue facoltà hanno conseguito quel tanto sviluppo che la natura gli ha primitivamente e decretato e indicato. E