Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1474

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[p. 181 modifica] sventure, degli esempi, disingannato della virtú arriva a lasciarla, diviene eroico nel vizio e capace di molto maggiori errori che non sono gli altri ec. Non già per una continuazione di entusiasmo applicato al male, ma per un eccesso di freddezza che è sempre compagna della malvagità. Egli diviene un eroe di freddezza e tanto piú intrepido, duro, ghiacciato, quanto era stato piú fervido: come quei vapori che si convertono in grandine, i quali non si stringerebbero nel piú duro, denso e sodo ghiaccio che possa formarsi nell’aria, se straordinario calore non gli avesse innalzati a straordinaria sublimità. In tutte le cose gli eccessi si toccano assai piú fra loro che col loro mezzo, e l’uomo eccessivo in qualunque cosa è molto piú inclinato e proclive all’eccesso [p. 182 modifica]contrario che al mezzo. Ed è molto piú facile, conseguente e naturale , per la forza e la qualità di un’indole eccessiva, il saltare dall’uno all’opposto estremo che il recarsi e fermarsi nel mezzo ec. ec (9 agosto 1821).